IL VOCODER
Negli anni settanta si diffonde in ambito musicale un elaboratore di voce, il vocoder (termine derivato dall'inglese Voice-Coder), strumento sviluppato in precedenza nel campo delle comunicazioni telefoniche.
Tra i principali fruitori di questa macchina si pongono senz'altro all'apice i tedeschi KRAFTWERK, contribuendo a diffondere il caratteristico timbro di voce che, legato alle loro inconsuete movenze, sarà etichettato semplicemente come 'voce robotica' e reso ancor più celebre e facilmente identificabile dal loro successo The robots del 1978.
Il primo approccio dei ROCKETS con questo particolare strumento avviene all'inizio del 1978, ma vediamo come.
Il musicista e produttore tedesco Zeus B. Held era in cerca di una casa discografica che pubblicasse il suo primo album solista Zeus' amusement, che aveva registrato negli ultimi mesi del 1977 ed i primissimi giorni del 1978, facendo un uso intenso del proprio vocoder Sennheiser VSM 201, acquistato direttamente dalla omonima società ad Amburgo, per il tramite del suo inventore, il Dr. Klaus Funk.
Strumento prodotto in un numero limitato di esemplari, il Sennheiser VSM 201 posseduto da Zeus aveva numero seriale 14, ed era uno dei primi realizzati dopo la sua invenzione nel 1977; l'oggetto, particolarmente pregiato sia dal punto di vista tecnologico che nei materiali impiegati, fu pagato all'incirca 20.000 marchi tedeschi (10.225 euro), cioè, come indicatoci da Zeus stesso, l'equivalente del costo di un piccolo Mercedes Benz . . .
Zeus, all'inizio del 1978, decide di recarsi all'importante manifestazione internazionale francese di Cannes, il Mercato Internazionale del Disco e dell'Edizione Musicale (Marché International du Disque et de l'Edition Musicale) meglio conosciuto come Midem, per trovare una etichetta per il suo nuovo lavoro.
Visitando i padiglioni della fiera della 12ª edizione, tenutasi dal 20 al 26 gennaio, la sua attenzione viene attratta dallo stand della rivista francese Discobox, Le Magazine de la Discothèque, dedicata al mondo delle discoteche ad alla musica dance. L'allestimento della stessa presentava infatti un monitor televisivo su cui era trasmessa una programmazione a ciclo continuo; esattamente in quel momento era in onda un clip video a colori, fatto non scontato per l'epoca, proprio con una esibizione dei ROCKETS.
Zeus immediatamente realizza "questi rockers spaziali dall'aspetto argentato sarebbero grandiosi con il suono del 'mio' vocoder!". L'occasione non deve essere sprecata e decide di chiedere del loro manager. Viene quindi messo in contatto ed incontra per la prima volta il produttore Claude Lemoine, che partecipava al Midem insieme ad altri collaboratori come espositore per la rivista Discobox stessa, di cui, nei suoi molteplici impegni artistici, era in quel momento direttore aggiunto.
Le rispettive strade di Zeus e Claude trovano quindi una convergenza. Zeus fa ascoltare il proprio album col vocoder Zeus' amusement a Claude, in particolare il pezzo The fool of the hill, cover dell'omonimo brano dei Beatles da lui interpretato con la voce rielaborata dallo strumento. Per contro Claude fa ascoltare a Zeus un demo del futuro brano dei ROCKETS On the road again inciso da poco. Convinto della sua intuizione, Zeus spiega a Claude come il vocoder possa essere applicato alle composizioni della band, che fu "tout de suite d'accord" (subito d'accordo).
Circa quattro settimane dopo, i ROCKETS, insieme a Claude Lemoine e Zeus B. Held, sono in sala di registrazione negli studi della Decca di Parigi; lì avviene il primo timido approccio della band con l'utilizzo del vocoder nel brano On the road again, la cui voce è interpretata da Zeus B. Held stesso.
L'evento segna una svolta nel campo delle future composizioni della band la quale acquista a Parigi un proprio Sennheiser VSM 201 per la cifra di 28.000 franchi francesi, pari a circa 8.265.000 di lire italiane dell'epoca cioè quasi 4.300 euro; a distanza di un anno i prezzi sono sensibilmente calati grazie al maggior numero di esemplari prodotti.
La timbrica vocale ottenuta attraverso questo strumento sarà presente in maniera massiccia nelle successive composizioni del gruppo che, dal disco Plasteroid pubblicato nella primavera del 1979, continuerà ad utilizzarlo fino al 1984, anno dell'uscita di Imperception.
Costosissimo e studiato per un utilizzo in studio o da camera, il vocoder Sennheiser VSM 201 sarà utilizzato dai ROCKETS anche dal vivo nello stesso arco temporale, cioè a partire dal Plasteroid tour del 1979 e fino all'Imperception tour del 1984.
Relativamente ai lavori in studio, il lungo tempo trascorso dalla pubblicazione degli album e la particolare timbrica generata dallo strumento, hanno oggi reso difficoltoso stabilire, anche agli stessi ex componenti del gruppo, chi abbia utilizzato il vocoder in un determinato brano o in specifici passaggi, propendendo, a fattor comune, sul fatto che la voce filtrata sia stata quasi sempre quella di Little Gérard L'Her ad esclusione di quella nel brano On The road again, come già citato, a cura di Zeus B. Held.
Durante i concerti, a seconda della scaletta dei brani proposti, delle scelte tecniche o delle necessità coreografiche, l'uso del vocoder è avvenuto in diverse modalità; utilizzato alternativamente da Christian Le Bartz e da Fabrice Quagliotti e azionato di volta in volta da sintetizzatori che variavano in relazione al set presentato sul palco nei vari tour ed in accoppiata con il microfono Sennheiser MD 441.
Nel 1978, durante l'On the road again tour, la voce filtrata al vocoder era presente soltanto nel brano omonimo, in cui la voce modificata era preregistrata su di un nastro. Per ragioni puramente scenografiche Christian Le Bartz e Gérard L'Her cantavano il brano sulla base originale mimando le parole attraverso i normali microfoni con i quali eseguivano tutti gli altri brani; solamente la parte con la voce naturale veniva reinterpretata dal vivo da Gérard L'Her.
In questo tour infatti i ROCKETS non avevano ancora il vocoder al seguito.
Nel 1979 con l'avvio del Plasteroid tour, i ROCKETS introducono per la prima volta l'impiego del vocoder Sennheiser VSM 201 in presa diretta, portandolo sul palco, utilizzandolo in apertura dei concerti per le parti del brano Beta-gamma interpretato da Fabrice Quagliotti o da Christian Le Bartz, a seconda del setup previsto, e per il brano Astral world da Christian Le Bartz. Le altre parti di vocoder di On the road again ed Electric delight erano invece preregistrate su nastro. Nella stragrande maggioranza di questi concerti, il vocoder era collegato ad un sintetizzatore Arp Odyssey ed occasionalmente allo Yamaha CS30 (ad esempio a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, per la registrazione dell'album "Live") ed al Crumar DS1.
Nel corso dell'intero Galaxy tour del 1980 il vocoder è azionato dal sintetizzatore Korg Sigma ed utilizzato esclusivamente da Christian Le Bartz nei brani Future woman e Galactica, mentre le parti al vocoder di On the road again, Electric delight e Synthetic man erano preregistrate su nastro.
Il vocoder Sennheiser VSM 201 appoggiato sulla cassa da trasporto originale in legno
© LesROCKETS.com
Nel 1982, nel corso del P 3,14 tour (primavera 1982) e dell'Atomic tour (estate 1982) il vocoder era azionato dal vivo, a fasi alterne, sia da Fabrice Quagliotti che da Christian Le Bartz, collegato al sintetizzatore SQ Prophet 5. In questi due tour l'utilizzo del vocoder è più incisivo rispetto al passato, in quanto nella scaletta sono presenti più brani in cui vi è la voce processata dal Senneiser VSM 201 (nel corso del P 3,14 tour, su una scaletta di 15 brani, in almeno cinque vi è la presenza del vocoder utilizzato in presa diretta, soprattutto da Fabrice Quagliotti).
E' curioso inoltre notare come in questa fase live i ROCKETS, rispetto al Galaxy tour facciano uso di una base preregistrata per il vocoder di Galactica per l'intera durata del brano; altra nota è sull'esecuzione nel 1982 del brano Future game, in cui nella primavera il vocoder è utilizzato in presa diretta da Fabrice Quagliotti in aggiunta alla voce di Christian Le Bartz che canta il brano con voce naturale attraverso un normale microfono, mentre nell'estate avrà invece la base del vocoder completamente preregistrata.
Il Sennheiser VSM 201 sarà utilizzato dal vivo dai Rockets, per l'ultima volta, nel 1984, durante il breve Imperception tour, per mano di Fabrice Quagliotti, nella parte introduttiva di Contact ed in alcune parti di Galactica; le voci processate al vocoder dei brani On the road again e Private network saranno interamente in playback.
Scelte tecniche, dunque, che sono variate nel tempo, dettate, tra l'altro, dalla necessità di avere dal vivo una fedeltà di riproduzione del vocoder il più possibile vicino all'originale. A questo si deve aggiungere il bisogno che hanno avuto i musicisti di disporre del vocoder nella maniera più fluida e meno 'ingombrante' possibile, soprattutto nelle esecuzioni del 1982, dove l'evoluzione musicale, unita a quella tecnologica, hanno reso più difficoltoso il poter riprodurre dal vivo certe sonorità, divenute indubbiamente più complesse ed elaborate rispetto al passato.
Fabrice Quagliotti prova le tastiere nell'estate 1982; in alto a destra il vocoder Sennheiser VSM 201 appoggiato sulla relativa cassa da trasporto
© LesROCKETS.com
Di seguito i brani, in studio e dal vivo, in cui è stato utilizzato il vocoder Sennheiser VSM 201.
Per ascoltare le parti audio, fai click sulla freccia () dei player presenti nella pagina.Les ROCKETS - Il vocoder in On the road again
Les ROCKETS - Il vocoder in Electric delight
Les ROCKETS - Il vocoder in Astral world
Les ROCKETS - Il vocoder in If you drive
Les ROCKETS - Il vocoder in Back to your planet
Les ROCKETS - Il vocoder rielaborato in studio in Beta-gamma
Les ROCKETS - Il vocoder rielaborato in studio in Future woman
Les ROCKETS - Il vocoder in playback in On the road again
Les ROCKETS - Il vocoder in Galactica
Les ROCKETS - Il vocoder in Mecanic bionic
Les ROCKETS - Il vocoder in Synthetic man
Les ROCKETS - Il vocoder in In the black hole
Les ROCKETS - Il vocoder in Radiate
Les ROCKETS - Il vocoder in Imagine E.S.P.
Les ROCKETS - Il vocoder in Hypnotic reality
Les ROCKETS - Il vocoder in Ideomatic
Les ROCKETS - Il vocoder in Atomic
Les ROCKETS - Il vocoder in Some other place, some other time
Les ROCKETS - Il vocoder in Run to the stars
Les ROCKETS - Il vocoder in Future game
Les ROCKETS - Il vocoder in Light speedy junky
Les ROCKETS - Il vocoder in The martian way
Les ROCKETS - Il vocoder in Radio station
Les ROCKETS - Il vocoder in A million miles away
Les ROCKETS - Il vocoder in Contact
Les ROCKETS - Il vocoder in Private network
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo in Beta-gamma nel 1979
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo in Astral world nel 1979
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo - Incitamento del pubblico a cantare nel 1979
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo - Prove nel 1980
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo in Future woman nel 1980
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo in On the road again nel 1980
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo in Galactica nel 1980
Les ROCKETS - Il vocoder dal vivo in Galactica nel 1982