STRYX
Domenica 15/10/1978
Domenica 22/10/1978
Domenica 29/10/1978
Domenica 5/11/1978
Domenica 12/11/1978
Domenica 19/11/1978
RAI DUE (Italy)
Stryx è un varietà televisivo trasmesso nel 1978 sul secondo canale RAI in fascia serale alla domenica, con inizio alle 21.00.
Prodotto da Enzo Trapani, che ne ha curato anche la regia, con la collaborazione di Alberto Testa e Carla Distarini, il programma ha rappresentato una rottura con il passato, sia per le innovazioni introdotte, dal punto di vista della concezione dello spettacolo, delle tecnologie utilizzate, delle nuove modalità comunicative/visive adottate, ecc., che per le tematiche affrontate.
La trasmissione è stata uno dei primi 'concept show', cioè quel tipo di spettacolo in cui tutti gli episodi ruotavano attorno ad un unico tema principale nel quale si inserivano in modo naturale diversi protagonisti; in Stryx, ad una banda di demoni, streghe, nani, giocolieri e mimi, che evocavano le tipiche cupe ambientazioni del medioevo e strizzavano l'occhio al satanismo ed alla superstizione, si affiancavano balli sfrenati con maschere, costumi molto elaborati e colori vivaci, oltre che odalische, ancelle e giovani semi-nude, che portavano in televisione un erotismo esplicito. Il tutto era supportato da ospiti musicali di spessore, principalmente legati al genere discomusic, in voga in quel momento.
In modo provocatorio e con una certa ironia erano quindi presentati argomenti e personaggi legati a situazioni scomode e mai affrontate pubblicamente in precedenza, il tutto in un contesto culturale in rapido mutamento, dopo la censura ed il rigore dei decenni precedenti, che trovava uno sfogo naturale nel canale televisivo, diventato ormai a colori e nella casa di tutti.
In uno scenario inquietante, ricco di rocce, ragnatele, gabbie, catene, fuoco, sfere di cristallo, in cui si consumavano sacrifici umani, torture, incantesimi, magie e riti per scacciare la iella e dove trovavano posto anche animali vivi di varie specie, alcuni dei quali si muovevano liberamente nello studio, come cani, gatti, animali da cortile, falchi, pappagalli, civette (il nome della trasmissione deriva proprio dalla storpiatura del termine latino 'strix', che significa civetta), scimmie e leoni, Enzo Trapani (morto suicida un decennio dopo l'andata in onda del varietà) riesce ad imbastire uno show innovativo ed unico, seppur controverso ed irreale.
Ogni puntata, della durata di 70 minuti, ricalcava una struttura ben precisa, con momenti affidati ai vari protagonisti, ciascuno dei quali ricopriva un ruolo preciso, evidenziato con un apposito sottotitolo nel momento dell'entrata in scena, all'interno di un copione studiato e proposto in modo meticoloso.
Sullo schermo si sono alternati artisti italiani ed internazionali. Tra gli altri, Tony Renis (nel ruolo di Philoconduttore), Grace Jones (Rumstryx), Amanda Lear (Sexy Stryx), Gal Costa (Stryx Do Brasil), Asha Puthli (Indian Stryx), Patti Pravo (Subliminal Stryx), Mia Martini (Gipsy Stryx), Anna Oxa (Stereo Stryx), Angelo Branduardi (Il folletto), Ombretta Colli (Ludmilla, la strega alla camomilla), Walter Valdi (Il rospo Franz) ed infine, ovviamente, i ROCKETS, con il ruolo di 'Cosmodiavoli'.
La prima trasmissione è andata in onda il 15 Ottobre e l'ultima il 19 Novembre del 1978. Il varietà è stato chiuso in anticipo su quanto pianificato e delle sette puntate realizzate, ne sono state trasmesse soltanto sei; la settima ed ultima è infatti rimasta inedita. La sospensione del varietà è stata decretata dalle roventi polemiche nate sia per le proteste di una parte del pubblico, sia per i contrasti emersi tra i responsabili della rete televisiva pubblica stessa; l'audacia di certi temi (culto del pagano, riti orgiastici, ambiguità sessuale, ostentazione del nudo, ecc.), tutti raccolti in unico contenitore, avavano infatti urtato la sensibilità di una fetta della società, in parte ancora conservativa e non pronta 'a simili provocazioni'.
I ROCKETS durante le registrazioni di Stryx. Lo sfondo della scena è blu per consentire la riuscita dell'effetto 'chroma key'
© LesROCKETS.com
I ROCKETS durante le registrazioni di Stryx. Ben visibile l'ingessatura al piede sinistro di Alain Maratrat
© LesROCKETS.com
Nelle puntate di Stryx i ROCKETS sono stati una presenza costante e d'impatto ed hanno proposto in totale cinque diversi pezzi, tutti tratti dall'album On the road again, che era stato pubblicato nel precedente mese di aprile; l'omonimo brano On the road again, già lanciato come singolo e presente in tutte le classifiche è stato presentato in due puntate. Considerando in ordine cronologico le loro partecipazioni, i brani eseguiti sono stati Venus rapsody, Space rock, On the road again, Astrolights, Cosmic race e nuovamente On the road again.
Stryx ha fatto un considerevole utilizzo di effetti scenici, per movimentare e dare più incisività alle varie ambientazioni in cui erano calati i vari ospiti; tra questi un consistente utilizzo di luci colorate e stroboscopiche e fumi, ottenuti attraverso l'utilizzo del ghiaccio secco (usato poi dai ROCKETS negli spettacoli dal vivo). Tra le innovazione tecnologiche mostrate per la prima volta dal programma, di particolare riuscita nelle apparizioni dei ROCKETS, è sicuramente da citare il cosiddetto 'chroma key', in cui il protagonista del momento era sovrapposto a sfondi con immagini o filmati più o meno elaborati ed in linea con l'esibizione od il contesto narrativo in corso, in modo da dare più incisività ed impatto visivo allo spettacolo.
Dal punto di vista tecnico, il chroma key permette di unire due o più sorgenti video, sfruttando un particolare colore (detto il 'colore chiave'); il mixer video che riceve le sorgenti tratta il colore chiave (originariamente il blu, ma oggi anche il verde o Pantone 354, più adatto alle telecamere digitali) come trasparente.
Sovrapponendo ad esempio un video con un soggetto che si muove su uno sfondo uniforme di colore chiave blu, il cosidetto 'Blue screen', ad un altro con sfondo di vari colori, la consolle video trasmetterà in uscita il solo soggetto rendendo trasparente lo sfondo blu, che sarà sostituito dall'altro video che diventerà il nuovo sfondo.
Nel caso dei ROCKETS alla inquadratura completa della della band che si esibiva con gli strumenti in una scenografia monocolore blu, sono state sovrapposte inquadrature con i primi piani dei componenti, a volte sdoppiate su più livelli ed immagini in sottofondo che rappresentavano ad esempio il cosmo, i pianeti, paesaggi lunari o futuristici, o in alternativa sono stati trasmessi spezzoni di film (Guerre stellari) e telefilm (Spazio 1999) con robot ed astronavi in movimento. Nelle loro apparizioni è stato utilizzato anche il raggio laser, seppure poco visibile a causa dell'ambientazione non sufficientemente scura. Come ulteriore effetto nel brano Venus rapsody le immagini nello sfondo sono state trasmesse anche in negativo.
E' possibile affermare che i ROCKETS e Stryx siano stati un binomio vincente, infatti da una parte l'intervento del gruppo, grazie al forte impatto visivo ed all'immagine legata allo spazio ed agli argomenti ultra-terreni, si incasellava in modo perfetto nello spirito del varietà e nel format voluto da Enzo Trapani, contribuendo alla sua riuscita; dall'altro i ROCKETS, sbarcati in Italia da un anno e costantemente in tour e nelle classifiche, con una partecipazione continua ed in orario di forte ascolti sulla seconda rete televisiva nazionale, ottenevano contestualmente una grande visibilità verso il pubblico e la possibilità di ampliare la loro popolarità, grazie agli svariati milioni di telespettatori che il programma garantiva.
Relegate negli archivi RAI per oltre due decenni, le registrazioni delle sei puntate Stryx già trasmesse in precedenza sono state riproposte in replica in seconda serata a fine anni '90, questa volta sul canale RAI UNO e di recente sulle frequenze satellitari RAI (RAI SAT Premium), per la gioia di tutti i giovani dell'epoca e per gli amanti della trasmissione, che seppur tra tante polemiche e critiche, ha contribuito alla crescita della TV italiana sino a diventare un vero e proprio 'cult'.
Due curiosità sono da citare in relazione alla partecipazione dei ROCKETS alla trasmissione.
La prima è relativa al fatto che, proprio nelle giornate in cui sono state effettuate le riprese delle esibizioni dei ROCKETS, Alain Maratrat durante un concerto era stato vittima di un infortunio al piede sinistro, che lo aveva costretto ad una imprevista ingessatura. La cosa però non ha scoraggiato il gruppo, tant'è che le registrazioni sono state comunque effettuate anche con l'ingombrante e fastidioso calzare, in verità 'poco spaziale', visibile nei filmati dei brani On the road again, Cosmic race e Space rock, che nel montaggio dei video, grazie ai giochi di luce ed al ritmo frenetico delle immagini, non era di immediata e facile identificazione.
La seconda invece, poiché le registrazioni delle esibizioni avvenivano in playback, è relativa al fatto che i vari componenti si sono potuti alternare 'nel suonare' i vari strumenti, principalmente tastiere e sintetizzatori, posizionandosi a turno come protagonisti al centro della scena principale, ricalcando quanto succedeva in studio o dal vivo. Nelle varie coreografie realizzate, non può sfuggire di vedere Little Gérard L'Her nel video del brano Cosmic race mentre esegue il pezzo in playback con il sintetizzatore Roland SH 2000 e la tastiera Elka Rhapsody 610; Little infatti, oltre a comporre il brano e a realizzarne il demo, ne è stato anche l'esecutore in studio con il Minimoog e la tastiera Korg PE 2000, durante la registrazione dell'album On the road again. Inoltre, nel video del brano Space rock il pianoforte 'suonato' da Fabrice Quagliotti, il piano elettrico Fender Rhodes 'suonato' da Christian Le Bartz e la batteria Hollywood, con cui si cimenta Alain Groetzinger, non erano strumenti di proprietà del gruppo.
Les ROCKETS - Venus rapsody - Stryx
Les ROCKETS - Space rock - Stryx
Les ROCKETS - On the road again - Stryx
Les ROCKETS - Astrolights - Stryx
Les ROCKETS - Cosmic race - Stryx