CASTELFRANCO VENETO, SETTEMBRE 1979
In seguito al grande successo di pubblico riscosso dai ROCKETS nel corso del Plasteroid tour, la casa discografica, nella persona di Maurizio Cannici, in accordo con Claude Lemoine, decide di registrare un concerto dal vivo per poter realizzare l'incisione di un disco 'live'.
Negli anni settanta molti gruppi si cimentano in queste produzioni e a Stommeln nei pressi di Colonia, in Germania, è attivo uno studio di registrazione all'avanguardia, i 'Dierks Studios', fondato dal produttore tedesco Dieter Dierks. Nel 1974 l'azienda, già consolidata in seguito a numerose produzioni discografiche, si dota del primo studio di registrazione mobile che sarà utilizzato per la registrazione di numerosi concerti di artisti e band internazionali.
Ed è proprio ai Dierks Studios che si rivolge la CGD per registrare il primo e unico album dal vivo dei ROCKETS. Per l'occasione viene organizzato un primo test visivo durante la data di Udine al Palasport Primo Carnera, dove sono presenti, tra gli altri, gli stessi Maurizio Cannici e Claude Lemoine, insieme al fonico tedesco Jürgen Krämer inviato dalla Dierks, aiutato dai suoi collaboratori Frajo Kromeich, Ralf Edom e Michael Lucht che restano letteralmente sorpresi dalla qualità dello show proposto dalla band.
Le operazioni di registrazione vengono pianificate per il mese di settembre, periodo in cui è ancora in corso il lungo tour. La data scelta è quella al palasport di Castelfranco Veneto del 24 Settembre 1979.
Da Stommeln arriva il furgone attrezzato per le registrazioni multitraccia dei concerti: il Dierks Mobile Studio. Sul palco vengono predisposti microfoni doppi sull'asta di Christian, di Gérard, intorno alla batteria e in vari punti 'strategici' del palco; altri vengono posizionati a ridosso del pubblico.
Per motivi di carattere tecnico non viene allestita la cabina di plexiglass dalla quale, come da copione, sarebbe dovuto uscire Christian Le Bartz ad inizio concerto.
Proprio a causa della complessità di allestimento dei materiali utilizzati dal Dierks Mobile Studio, il concerto inizia in ritardo, alle 22:10, rispetto all'orario pianificato.
Al termine del concerto Maurizio e Claude, accompagnati da Gualtiero Berlinghini e il cantante Christian Le Bartz, salgono all'interno del furgone della Dierks assieme a Jürgen Krämer per assistere alle operazioni di riascolto dell'intera esibizione registrata in multitraccia e ripartita su 5 nastri 'Pyral' da due pollici a 24 tracce.
La suddivisione delle varie parti dei nastri avviene per mano di Gualtiero stesso che dispone i vari brani utilizzando l'esatta sequenza della scaletta eseguita in concerto:
Bobina 1
- Beta Gamma
- Anastasis
- Space Rock
- Future Woman
Bobina 2
- Astrolights
- Sci-fi boogie
- Drums solo
Bobina 3
- Venus Rapsody
- Prologue
- Astral World
Bobina 4
- Atlantis Town
- Guitar Vision
Bobina 5
- On The Road Again
- Electric Delight.
I nastri multitraccia verranno successivamente elaborati e remixati presso gli studi Decca di Parigi ad opera del fonico Claude Achallé.
Nascono così i contenuti per l'album "Live", che saranno utilizzati parzialmente; per maggiori dettagli si rimanda alla relativa pagina del sito.
Da sinistra Gualtiero Berlinghini, Jürgen Krämer, Claude Lemoine, Maurizio Cannici e Christian Le Bartz all'interno del Dierk Mobile Studio al termine del concerto dei ROCKETS
© LesROCKETS.com
Setup
Christian Le Bartz: sintetizzatore Yamaha CS-30, vocoder Sennheiser VSM 201 con microfono Sennheiser MD 441 U, due microfoni voce Shure SM57 accoppiati su asta.
Alain Maratrat: chitarre Fender Strato custom nera e Gibson Explorer nera, microfono voce Shure SM58, amplificatore Marshall Plexi, cabinet Marshall 1960 A e Marshall 1960 B, amplificatore Fender Twin Reverb-Amp, Roland Chorus Echo RE-301 SPACE ECHO.
Pedali: Morley VOL, Electro Harmonix 'Electric Mistresss' flanger/filter matrix, Electro Harmonix π big muff, Electro Harmonix LPB-1, Ibanez Overdrive OD-850 orange, MXR Noise Gate/Line Driver (MX-106), 2 EHX Electro Harmonix Switch Blade, wah wah Diamond Wp-1, talk box Electro Harmonix 'Golden Throat'.
Gérard L'Her: bassi Rickenbacker 4001 nero e Kramer DMZ 4000 natural, sintetizzatore analogico a pedale Moog Taurus, microfoni voce Shure SM58 e Shure SM57 accoppiati su asta, amplificatori Acoustic 370 e cassa Acoustic 301, Sunn Concert Lead.
Fabrice Quagliotti: tastiere Minimoog, Korg PE 2000, Crumar Multiman S, Milton Gemichord 961, Korg MS10, Arp Solina, Roland SH 2000, piano Concert 61 Electronic Sound by Gary Stewart Hurst, banco effetti (flanger, equalizzatore, ecc.) Electronic Sounds by Gary Stewart Hurst.
Alain Groetzinger: batteria HiPercussion, pad elettronico Synare3, piatti e 2 gong UFIP, microfoni Shure.
Amplificazione 'Lombardi': mixer LVE 32 canali, 2 casse spia LVST 400/A (1 a sinistra e1 a destra sul palco), 10 diffusori LVST 500/A e 10 tweeter (5 a sinistra e 5 a destra del palco), 4 casse spia realizzate su misura per i ROCKETS dal proprietario dell'azienda 'Lombardi', Romano, costituite da 2 altoparlanti da 15" e doppio driver su una tromba, il tutto pilotato da amplificatore stabilizzato da 500 watt (posizionate sul palco), 1 cassa spia LV 160 TA posizionata dietro al batterista su un piano rialzato.
Luci: 32 fari Par 64 con lampade 'General Electric' da 1000 watt l'una, disposti su elevatore Superlift della società Genie. 24 fari Par 64 montati su altri due elevatori Morley & Richardson ognuno da 12 fari, posizionati avanti al palco rispettivamente sul lato destro e sinistro. 6 Par 64 corti a luce diffusa disposti davanti a Christian, Alain Maratrat e Little, 2 per ognuno, 1 dietro a Fabrice e 2 dietro la batteria di Alain Groetzinger, luce strobo Davoli 1000 watt.
Laser: Spectra Physics, modello 164/09, sempre da 5 watt fornito dalla 'DB' di Cormano (MI).
Macchina fumo: Tecnitalia Elettronica.
Staff
Claudio: road manager
Gianni 'Ringo': fonico
Mario: aiuto fonico
Paolo: backliner batteria
Bruno: addetto ai camerini
Libero: palchista e preparazione effetti speciali
Alberto: luci e laser
Emanuele 'Mazinga': palchista
Maurizio 'Irish': palchista
Graziano: palchista
Toto: palchista
Matteo: camionista.
Immagine tratta dal concerto del 24 Settembre 1979 a Castelfranco Veneto stampata sulla busta interna dell'LP Galaxy e sul retro copertina della stampa tedesca
© LesROCKETS.com
Copertina del libro di Alain Groetzinger tratta dal concerto del 24 Settembre 1979 a Castelfranco Veneto
© LesROCKETS.com
Curiosità
Una foto del concerto di Castelfranco Veneto è stata inclusa sulla busta interna del disco Galaxy, mentre si trova sul retro copertina nella stampa tedesca.
La foto di copertina del libro di Alain Groetzinger Il sogno di metallo ritrae il batterista durante l'assolo eseguito proprio a Castelfranco Veneto.