1977
Nei primi mesi del 1977 vengono realizzate alcune sessioni di incisione presso gli Studi Decca di Parigi e nella primavera viene pubblicato il maxi singolo Atomic control - Future woman.
In quel periodo Maurizio Cannici, che durante il primo contatto in Francia nel 1976, pur capendo le potenzialità del gruppo, non aveva dato seguito ad una possibile collaborazione, attraverso un disc jockey di una radio milanese, entra in possesso di una copia del maxi singolo che include Future woman.
Il brano, nella nuova 'versione lunga' appositamente pensata per le discoteche, fa immediatamente tornare alla mente di Maurizio l'immagine rivoluzionaria e l'impatto scenico del gruppo e decide che è arrivato il momento giusto per farli conoscere al pubblico italiano.
LES ROCKETS nel 1977 a Pesaro esibizione della seconda serata, sullo sfondo i Cugini di Campagna
© LesROCKETS.com
Viene quindi firmato il contratto con la CGD, una delle principali case discografiche italiane, segnando un momento fondamentale e la svolta della carriera artistica del gruppo.
Nel frattempo, a metà del 1977, Michel Goubet ha già lasciato il gruppo ed essendo state definite alcune apparizioni televisive ed in pubblico, è necessaria la presenza di un nuovo tastierista.
Entra così a far parte del gruppo Louis-François Bertin-Hugault, detto 'Loulou', la cui presenza è resa inconfondibile dall'utilizzo, di un vistoso casco da motociclista di color argento, appositamente riadattato per l'occorrenza.
Nel luglio ed agosto del 1977 il gruppo da vita alla terza tournée francese con alcune date nelle discoteche. Nella scaletta, simile ai concerti dell'anno precedente, viene aggiunto il brano
Atomic Control.
In questo periodo LES ROCKETS sbarcano per la prima volta in Italia esibendosi alla rassegna musicale del Festival di Pesaro con il brano Future woman.
Nel mese di settembre prendono parte alla trasmissione televisiva Arrivano i Mostri, registrata al Teatro Tendastrisce di Roma, nel quartiere Eur e trasmessa dalla Rai in bianco e nero. Vengono presentati i brani Future woman e Space rock.
Nel frattempo viene pubblicato anche in Italia l'Lp ROCKETS che si differenzia, nella veste grafica interna e nei brani inclusi, da quello pubblicato l'anno precedente in Francia. La copertina dell'album non è più apribile, quindi la foto interna non è più presente ed il brano Ave Maria è sostituito dalla versione lunga di Future woman.
Bertin-Hugault lascia il gruppo.
Nell'ottobre del 1977 entra a far parte del gruppo il tastierista Fabrice Pascal Quagliotti, che proveniva da diverse esperienze musicali, non ultima quella con i SEXAGONE, già dal 1976.
Il punto di contatto tra i ROCKETS e Fabrice è il negozio di strumenti musicali, nuovi e d'occasione, Music Power, sito in Parigi nel quartiere Pigalle. Sia Fabrice che i ROCKETS avevano infatti lasciato un annuncio nella bacheca del negozio. Ad accorgersi del messaggio di Fabrice fu Christian che, dopo averlo letto, lo contattò telefonicamente.
Dopo qualche giorno Fabrice è già negli Studi Decca di Parigi, insieme a Claude Lemoine ed Alain Groetzinger, dove i ROCKETS hanno appena iniziato le registrazioni del loro secondo album.
Fabrice si integra subito nel gruppo e si esibisce per la prima volta con i ROCKETS il 13 novembre del 1977, al Cineteatro Rex di Parigi.
A novembre dello stesso anno i ROCKETS giungono in Italia esibendosi dal vivo per la prima volta al Teatro Lirico di Milano, dove vengono accolti da un pubblico entusiasta.
Intervengono a questo evento, come spettatori, molti artisti della scena italiana tra cui Amanda Lear, Fausto Leali, Mia Martini, Loredana Berté, Walter Foini oltre che i fotografi più in auge di Milano, fra cui Guido Harari e Bruno Marzi, collaboratori, tra l'altro, della nota rivista settimanale Ciao 2001.
La rivista musicale aveva già dedicato al gruppo, in uno dei numeri di ottobre, la prima copertina in Italia che sarà seguita dalla recensione del singolo Future woman e da due distinti servizi ai ROCKETS, di cui uno curato da Pergiuseppe Caporale.
Affidato ad un ristretto gruppo di tecnici francesi, lo spettacolo dei ROCKETS riesce a coinvolgere il pubblico grazie all'utilizzo di trovate sceniche come lo scoppio di artifizi pirotecnici, del raggio laser o di particolari effetti sonori quali il talk box, un piccolo apparecchio collegato alla chitarra di Alain Maratrat con il quale lo stesso, attraverso un cannello di gomma infilato nella bocca modula a piacimento il suono della sua chitarra Jacobacci, a forma di stella, sulle note di Space rock ed On the road again.
Lo spettacolo, sommato al modo inconsueto dei musicisti di presentarsi al pubblico, con le loro teste completamente calve, truccati con crema argentata e con tute futuriste, è una vera novità nel panorama musicale italiano.
Alla data di Milano segue, nel periodo tra novembre e dicembre, un breve tour, non privo di intoppi: al Teatro Tendastrisce di Roma, dove erano stati protagonisti qualche mese prima nel corso della registrazione del programma per la RAI Arrivano i Mostri, dopo circa dieci minuti di concerto alcune persone, che già all'esterno del teatro avevano dato segni di escandescenza, inveiscono contro i ROCKETS e li investono con il lancio di oggetti, costringendoli a sospendere lo spettacolo.
Nel corso di questo tour, oltre ad alcuni brani presenti nel primo LP, vengono eseguite anche Venus rapsody, On the road again, Astrolights, Space rock e Sci-fi boogie ovvero le canzoni che faranno parte del nuovo LP che sarà pubblicato nella primavera successiva.
Nel mese di dicembre viene immesso sul mercato, in diverse nazioni europee quali Francia, Italia, Inghilterra e Grecia ed in Canada, il secondo maxi singolo Space rock - Don't be sad; quest'ultimo brano, precedentemente scartato da Claude Lemoine perché non in linea con lo 'stile Rockets', viene ripreso in occasione della pubblicazione di questo maxi singolo.