ARP AVATAR
Per la realizzazione dell'album Galaxy del 1980 i ROCKETS si avvalsero del sintetizzatore per chitarra Avatar della ditta inglese Arp Instruments, già sul mercato dal 1977 ed acquistato presso il negozio parigino Music Land.
Si trattava di uno strumento innovativo, la cui peculiarità era il fatto di essere controllato tramite chitarra, anziché per mezzo di una tastiera, così come avveniva in un normale sintetizzatore, ad esempio il più celebre Arp Odyssey, commercializzato dalla stessa società.
I consistenti investimenti progettuali sull'Avatar furono tra le principali cause del fallimento dell'azienda, che non riuscì a coprirne i costi di produzione. Il prezzo al pubblico era elevato e l'utilizzo dello strumento risultava difficoltoso in quanto legato a complessità tecniche. Tali limiti non fecero decollare la sua adozione presso i chitarristi, con conseguenti impatti diretti sui proventi economici.
Come citato, l'Arp Avatar fu utilizzato dai ROCKETS nella produzione dell'album Galaxy, senza dubbio il loro disco di maggior successo sia in termini di vendite che di maturità artistica, in cui l'effetto prodotto da questo strumento è presente in una parte preponderante delle musiche proposte, ovvero nei brani Galactica, Mecanic bionic, Synthetic man, One more mission, Universal band ed In the black hole, quindi per ben sei brani degli otto contenuti (o nove considerando anche il Medley che per la sua particolarità non può essere ritenuto un vero e proprio brano originale).
1980 - Al centro dell'immagine l'Arp Avatar presente sul palco di un concerto dal vivo del 1980
© LesROCKETS.com
Il motivo che ha determinato lo scarso successo dell'Arp Avatar è da ricercarsi anche nella necessità che lo strumento venisse accuratamente tarato assieme alle corde della chitarra prima del suo utilizzo.
Questo intimoriva gli artisti in quanto dal vivo risultava poco affidabile poiché soggetto a improvvise starature.
Tale inaffidabilità in taluni casi si rivelò addirittura fatale, ad esempio successe che, durante l'esecuzione live dell'assolo di One more mission, l'Avatar non funzionasse affatto.
L'improvvisa scomparsa del caratteristico effetto veniva comunque compensata dalla bravura di Alain Maratrat che imperterrito continuava ad eseguire il proprio pezzo, in cui, in questo caso, si distingueva il tipico suono pulito della chitarra elettrica.
Nonostante tutto, l'utilizzo dell'Arp Avatar fu confermato dai ROCKETS anche a cavallo tra il 1980 e il 1981 in alcuni brani, ad esempio Generis, dell'album rimasto inedito, che avrebbe dovuto essere pubblicato dopo Galaxy e che fu invece soppiantato da P 3,14.
Di seguito i brani, in studio e dal vivo, in cui è stato utilizzato il sintetizzatore Arp Avatar.
Per ascoltare le parti audio, fai click sulla freccia () dei player presenti nella pagina.Les ROCKETS - Arp Avatar in Galactica
Les ROCKETS - Arp Avatar in Mecanic bionic
Les ROCKETS - Arp Avatar in Synthetic man
Les ROCKETS - Arp Avatar in One more mission
Les ROCKETS - Arp Avatar in Universal band
Les ROCKETS - Arp Avatar in In the black hole
Les ROCKETS - Arp Avatar dal vivo in One more mission
Les ROCKETS - Arp Avatar non funziona dal vivo in One more mission
Les ROCKETS - Arp Avatar in Generis (brano inedito)