GUITARES JACOBACCI, UN ATELIER DE LUTHERIE À PARIS, 1924-1994
Copertina del libro 'Guitares Jacobacci, un atelier de lutherie à Paris, 1924-1994' - © Somogy éditions d'art - © Musée des musiques populaires, Montluçon
© LesROCKETS.com
"Con sede a Ménilmontant dalla metà degli anni '20, Vincenzo Jacobacci fabbrica banjos e mandolini. A partire dalla metà degli anni '50 i suoi figli Roger ed André si lanciano nella fabbricazione di chitarre elettriche, a seguito del grande numero di chitarristi di grandi orchestre di jazz e di più modeste formazioni di ballo che si interessano a quest'innovazione venuta da oltre Atlantico. La loro chitarra elettrica piatta Ohio diventa nel 1960 l'attributo indispensabile dei giovani rockers francesi, Jonny Hallyday in testa.
Da allora e fino alla sua chiusura nel 1994, l'atelier Jacobacci diviene il luogo dove si incroceranno inevitabilmente musicisti di jazz (Sacha Distel, les Guitars Unlimited), di rock (Magma, Téléphone, Trust), di varietà e di ballo... Artigiani modesti ed abili, i fratelli Jacobacci fabbricano o riparano con la stessa cura le chitarre ed i bassi di musicisti dilettanti e gli strumenti dei professionisti. Attraverso la storia delle chitarre Jacobacci si rivela quella delle musiche popolari del XX° secolo in Francia, nella loro diversità, nella loro evoluzione e rivoluzione."
L'ottimo libro Guitares Jacobacci, un atelier de lutherie à Paris, 1924-1994, di recentissima pubblicazione, la cui presentazione di copertina è stata utilizzata per introdurre questa pagina, racconta con moltissimi dettagli e con profonda passione come l'iniziativa e la maestria di abili artigiani possa incontrare e soddisfare le esigenze di tanti musicisti, alimentando il loro estro artistico e sfociando nella creazione di armonie che accompagnano gli ascoltatori e gli amanti dei più svariati generi musicali.
La necessità di coniugare in un unico strumento l'eccellenza delle caratteristiche acustiche alla peculiarità dell'aspetto estetico, quest'ultimo non semplicemente dettato dalla volontà di spettacolarizzare l'esibizione dal vivo, ma quale frutto della ispirazione, del proprio modo di essere, dell'immagine e delle sensazioni che l'artista vuole esprimere, spinge nel 1975 i fratelli Guy ed Alain Maratrat a rivolgersi all'atelier Jacobacci di Parigi.
Dall'incontro tra i fratelli Maratrat ed i fratelli Jacobacci, di origini italiane, nasce la possibilità di dotare i ROCKETS di due nuovi strumenti; proprio in quel momento infatti è in corso di definizione la vera identità del gruppo che dovrà cominciare, entro breve, ad esibirsi dal vivo.
Guy ed Alain quindi disegnano e commissionano a Roger ed André la realizzazione di due chitarre dalla forma inusuale.
La prima delle due, a forma di stella, rappresenta il cosmo e la possibilità dell'esistenza di altre forme di vita nello spazio.
La seconda, ispirata alla cultura dell'antico popolo Inca, rappresenta Inti, il dio del sole. Secondo un'antica credenza degli Inca, Inti, insieme alla moglie Pachamama (la dea della terra), racconta al figlio Manco Capac ed alla figlia Mama Ocollo l'arte della civiltà e li invia sulla terra per insegnare all'umanità quanto loro hanno appreso.
Titolo: Guitares Jacobacci, un atelier de lutherie à Paris, 1924-1994
Autore: Musée des musiques populaires, Montluçon
Editore: Somogy éditions d'art
Data pubblicazione: 2 Marzo 2007
Lingua: Francese (con sommari in inglese)
ISBN-10: 2850569712
ISBN-13: 978-2850569715
Per un approfondimento sulla storia delle chitarre e degli strumenti Jacobacci e di tutti i musicisti che se ne sono dotati, raccomandiamo la lettura del libro Guitares Jacobacci, un atelier de lutherie à Paris, 1924-1994, che è consigliato sia agli amanti dello strumento che a quelli della musica in generale.
In formato 30x24 cm, con un totale di 240 pagine ed oltre 400 fotografie, il libro riporta, tra gli artisti che si sono rivolti all'atelier Jacobacci, anche il gruppo dei ROCKETS.
Il Musée des musiques populaires di Montluçon (Francia) organizza dal 29 giugno al 30 dicembre 2007 una esposizione dedicata all'atelier Jacobacci.
Uno speciale ringraziamento va a Marc Sabatier, coautore del libro ed appassionato esperto del 'mondo' Jacobacci, per la collaborazione con LesROCKETS.com.