DALLA GALASSIA ALLA 'TECHNO'
Dopo l'enorme successo commerciale conseguito con le vendite dell'LP Galaxy e l'ottimo consenso, in termini di partecipazione da parte del pubblico, ottenuto dal relativo tour promozionale che lo ha accompagnato e che si è concluso nel settembre del 1980, Claude Lemoine, produttore e papà dei ROCKETS, non può perdere tempo.
Nei moderni studi di registrazione Rockland, situati presso la sua abitazione di Saint Soupplet in Francia, Claude assieme alla band definisce le nuove strategie.
Ha già le idee ben chiare: per il nuovo progetto pensa innanzitutto a ricostituire i VISITORS, band parallela ai ROCKETS con i quali dovrebbero condividere il nuovo percorso musicale da lui ideato, ma non solo; tale progetto infatti dovrà coinvolgere più musicisti, più artisti, più gruppi, impegnati in varie forme di spettacolo, non solo il consueto concerto musicale.
Per fare questo è quindi necessario allargare la scuderia e pensa di dare vita a nuovi gruppi come CHANTIER ed LMC 3, coinvolgendo in queste nuove iniziative diversi musicisti ed artisti che, a vario titolo, hanno collaborato con lui durante la sua carriera artistica.
Lemoine ha anche in mente, e questo rappresenta il primo passo di una vera e propria rivoluzione, un cambio dal punto di vista musicale per il nuovo lavoro dei ROCKETS che sintetizza nella parola 'ambiance' (ambiente, atmosfera).
Le idee che Claude ha maturato per il futuro del gruppo, prendono in considerazione, infatti, sia le nuove tendenze musicali emerse con l'avvento degli anni '80, sia l'evoluzione che il gruppo dovrà seguire per abbracciare un successo su più ampia scala e cioè che vada oltre i confini italiani, portando la visibilità e popolarità del gruppo a livello internazionale.
Per fare questo, i passi da compiere sono diversi e devono essere effettuati in modo lieve e graduale, per continuare ad avere il consenso del pubblico ed i favori della CGD, con la quale è in essere il contratto firmato da qualche mese.
Un periodo di intenso lavoro a fianco della band consente di realizzare il materiale per il nuovo disco da lanciare nel 1981; la svolta è ormai definita.
E' un sound che ricalca senza dubbio la linea dei lavori precedenti, dove trova posto l'inconfondibile voce filtrata dal vocoder, ma soprattutto caratterizzato, come detto, da suoni più morbidi e dolci che rappresentano senza dubbio una novità per il complesso.
Galaxy ha rappresentato dunque il punto di arrivo di un certo discorso musicale e di immagine, portato avanti con successo nel corso degli anni a partire dagli esordi in Francia a metà del decennio precedente, ma anche il raccordo verso il nuovo percorso, che secondo la volontà di Lemoine dovrà evolvere lentamente e per passi successivi, proiettando i ROCKETS verso il futuro, partendo proprio da questo nuovo lavoro.
Il progetto però è destinato a trovare ostacoli sin dal principio: la casa discografica CGD, dopo aver ascoltato i nuovi brani, ritiene che non siano all'altezza per poter affrontare il nuovo mercato internazionale al quale si sta rivolgendo in maniera massiccia.
Il mondo della musica in quel periodo è invaso infatti da decine di gruppi costituitisi alla fine degli anni settanta sulla la scia del 'punk' e della 'new wave' (Talking Heads, Japan, Television, Ultravox, Roxy Music, Wire, New Order, Depeche Mode), quest'ultima un'immensa galassia musicale dalla quale si diramano altri filoni, quali ad esempio il 'dark' dei Joy Division, Siouxsie and the Banshees, The Cure, Bauhaus.
Anche il cosiddetto 'synth-pop' è alle porte, annunciato dai Sister of Merci, Suicide, Devo, Tuxedo Moon, Yellow Magic Orchestra, con il suo sound freddo e 'meccanico' ed a cui faranno seguito le atmosfere più melodiche degli Human League, O.M.D., Soft Cell, tanto per citarne alcuni, fino ad arrivare alla 'New Romantic' di Spandau Ballet e Duran Duran.
La stessa CGD, da qualche anno, sta cercando di sottoscrivere contratti con varie formazioni attive nei filoni musicali appena citati; tra queste vi sono anche i CLASSIX NOUVEAUX, le cui sorti si incroceranno più avanti con quelle dei ROCKETS, che, annoverati tra i gruppi 'top' della 'new generation' britannica, ricevono già nel 1979 una offerta di contratto per l'Italia dalla CGD, contratto che non avrà però seguito.
Come se non bastasse, oltre alla difficoltà con la casa discografica, anche alcuni dei componenti dei ROCKETS manifestano ormai segni di stanchezza verso l'immagine 'spaziale' e propongono, oltre alla dismissione del caratteristico look che li aveva caratterizzati sino a quel momento (in favore di un abbigliamento comune, della scomparsa della crema argentata e della ricomparsa dei loro capelli), anche il ritorno alla musica rock, da loro suonata alle origini prima dell'esperienza ROCKETS.
Per superare questi imprevisti Claude Lemoine, nei primi mesi del 1981, si affida al suo amico di sempre, il fonico Jean-Pierre Massiera, col quale analizza la situazione e nel contempo si mette al lavoro per ricostituire i VISITORS, realizzando l'album omonimo e pianificano il loro lancio sul mercato internazionale, supportati dalla casa discografica.
Anche i componenti dei VISITORS si trasferiscono a Saint Soupplet, dove eseguono le prove per essere protagonisti del nuovo tipo di concerto ideato da Claude Lemoine: i VISITORS suoneranno assieme ai ROCKETS, alternandosi su di un unico palco, in uno scenario fantascientifico.
La positiva collaborazione con Massiera spinge Lemoine, nei mesi successivi, a condividere con lui, in modo più completo, il suo progetto e a pensare al nuovo disco per i ROCKETS; insieme devono riuscire a definire un suono che consenta di dare l'internazionalizzazione alla band, visto che il loro vero successo commerciale si è limitato alla sola Italia.
Cominciano a sondare il nuovo mercato fino a giungere ad una soluzione: fondere il suono duro delle chitarre, ispirandosi ai Led Zeppelin, alle partiture ritmiche, nervose e ipnotiche della Yellow Magic Orchestra capitanata da Ryuichi Sakamoto, attraverso la rilettura del loro album 'BGM' dal quale vengono tratti numerosi spunti musicali.
Da questa sperimentazione prende corpo il disco P greco 3,14, lavoro rivoluzionario rispetto a tutta la precedente produzione e che si discosta dalla evoluzione musicale a cui aveva inizialmente pensato Claude Lemoine.
Ripartendo proprio da questo disco è delineato il nuovo percorso per il cambiamento.
Innanzitutto la voce femminile di Chantal Ricci, presente all'interno delle canzoni Ideomatic e Video Addict, voluta proprio per poter proporre uno spettacolo live differente; poi la nuova immagine del gruppo, che viene attuata proprio a Roma durante la lavorazione del 'video clip' di Ideomatic e del servizio fotografico realizzato in contemporanea.
L'ispirazione viene a Claude quando nota alcuni abiti per il cinema all'interno di una boutique romana in zona Prati dove, tra l'altro, a poche centinaia di metri, ha sede anche la CGD della capitale.
L'idea è quella di poter 'fermare il look spaziale' rivolgendo l'aspetto estetico al futuro; mantenere quindi le teste calve e argentate, ma indossando anche costumi 'umani' o normali vestiti.
Lemoine detta anche i tempi per questo cambiamento che intende portare avanti, proponendo ai ROCKETS di fermarsi per qualche anno, per poi tornare sempre con teste calve e argentate, ma evolvendo nell'immagine con un abbigliamento più futuristico, sullo stile dei fumetti (ndr. quello in voga in quel periodo) ed eliminando i legami con spazio e robot, per poi arrivare, infine, a liberarsi anche del 'maquillage', ma sempre con le teste calve.
Questi cambiamenti e lo stop di qualche anno, anche 4 o 5 se necessario, avrebbero consentito di preparare anche l'evoluzione della musica, continuando però a lavorare sull'elettronica, per andare incontro ai gusti che stavano cambiando nei giovani.
Attraverso la realizzazione del clip di Ideomatic ed il set fotografico, i ROCKETS dispongono così di vari tipi di immagine, che possono aprire la strada alle evoluzioni future; partendo da un look in puro stile western, sono possibili varie ambientazioni e personaggi (motociclisti, infermieri, dottori, maghi, tecnici del computer, ecc.) ed in maniera graduale possono essere inserite negli spettacoli altre voci e quindi altri gruppi e stili musicali che contemporaneamente nascono e si fondono con i ROCKETS.
Creare dunque un'equipe allargata e un nuovo genere musicale, poter fare spettacoli diversi, commedie teatrali e musicali è dunque il nuovo ambizioso progetto di Claude Lemoine; non solo robot, ma immagini alternative che consentano più possibilità di trasformazione, miglioramento e crescita.
Nel 1982 viene approntata la nuova tournée, che ha inizio nel febbraio; è proprio in quella data che i ROCKETS cercano di mettere in pratica quanto indicato da Claude Lemoine; le parole d'ordine sono: evoluzione musicale, dettata dai nuovi brani ed evoluzione dell'immagine.
I ROCKETS si presentano sul palco inizialmente vestiti da infermieri, poi con lunghe tute nere di pelle sulle quali vengono indossati giubbotti rossi da motociclista o in alternanza, accessori o qualche costume del tour del 1980 come nel caso di Christian Le Bartz.
Una figura femminile, Chantal Ricci, fa la sua comparsa sul palco, anch'essa con una singolare tuta nera attillata e stivali da motociclista; la voce femminile vuole dare una nuova dimensione alla esibizione ed il volto celato con una maschera vuole creare suspance ed incuriosire il pubblico.
L'evoluzione, che nella teoria è stata pianificata nel minimo dettaglio, in pratica si scontra con varie difficoltà, che vedono sommarsi incomprensioni ed aspettative differenti, tra i ROCKETS stessi, Claude Lemoine e la casa discografica.
Con il distacco di Lemoine dal gruppo, avvenuto nella primavera del 1982, determinato dalla impossibilità di dare corso ai suoi piani, i ROCKETS fanno un passo indietro e tornano ad essere in linea con la musica e con il look spaziale cari ai propri fan.
Il grandioso progetto a cui Claude Lemoine aveva dedicato tanta passione, si interrompe quindi bruscamente.
L'inizio del nuovo decennio, gli anni '80, ha lasciato inesorabilmente alle spalle i suoni dei violini che avevano caratterizzato la dance dalla seconda metà degli anni '70, cedendo il posto alle cadenze ritmiche delle batterie elettroniche e dei sequencers, che sono ormai la vera realtà musicale.
In questo scenario, i ROCKETS, sempre all'avanguardia nella ricerca, nella sperimentazione e nell'utilizzo di nuove tecnologie applicate alle loro composizioni, diventano, loro malgrado, vittime inconsapevoli di questa evoluzione musicale, che li ha già superati e alle cui atmosfere si ispireranno in seguito, riprendendo parte delle idee già maturate da Claude Lemoine.
A partire dalla pubblicazione dell'album Imperception, nel 1984, daranno seguito ad un primo cambio di sonorità ed immagine, fino ad arrivare alla vistosa rivoluzione nel 1986, con la pubblicazione dell'album One Way in un terreno a loro poco congeniale e oramai dominato soprattutto dalle band d'oltremanica, ma anche da altri artisti provenienti da mezza Europa.
Anche l'ulteriore mutamento di immagine ed il timido avvicinano ai ritmi 'funky-rap' legati alla pubblicazione dell'album Another future nel 1992, non sortiranno effetto.
In una recente testimonianza a LesROCKETS.com, Claude Lemoine ha manifestato tutto il suo rammarico per non essere riuscito a compiere il suo maestoso progetto e per non aver fatto conoscere i ROCKETS a livello internazionale, cosa che invece è stato in grado di compiere con il successo di Jordy, il suo figlio più giovane, qualche anno più tardi.
Se le cose fossero andate come prospettato, cioè se si fosse compiuta l'evoluzione indicata, con l'avvento della musica 'techno-elettronica', i ROCKETS sarebbero oggi riconosciuti ed affermati a livello mondiale, così come è stato per altri gruppi, non ultimi i Daft Punk leader nel genere 'electro-house', che sono partiti proprio dalla Francia e proprio dai ROCKETS hanno tratto ispirazione. Di questo Claude ne è fermamente convinto ...