IL CONCEPT ALBUM
La pubblicazione dell'album Galaxy rappresenta il culmine della carriera artistica dei ROCKETS ed è associata all'anno di maggior successo in termini di vendite e di partecipazione di pubblico nei concerti dal vivo: il 1980.
Tale successo non è stato però determinato da pura casualità, ma è stato il frutto di un grande lavoro di equipe iniziato, in simbiosi, tra Claude Lemoine ed i ROCKETS stessi, continuato dalla casa discografica e completato dall'enorme team di persone che li ha supportati nella realizzazione dello spettacolare e lungo tour dal vivo, che ha coperto l'intero territorio italiano in discoteche, teatri, piazze e stadi.
Sin dalla prima concezione dell'album, Claude Lemoine aveva pensato a qualcosa di speciale; da qui nacque l'idea di realizzare un 'concept album', cioè non un album che fosse composto da brani indipendenti tra loro, anche se legati da atmosfere comuni, come era avvenuto per i lavori precedenti, ma un album costituito da una successione di pezzi realizzati e legati tra loro secondo una sequenza ben definita ed associati ad un unico filo conduttore.
Contrariamente agli altri album pubblicati sino a quel momento, dove ciascun componente della band aveva contribuito in modo indipendente, fornendo proprie idee o brani, pensati ed elaborati prima di recarsi in studio, per l'album Galaxy il vero lavoro di ideazione e composizione è stato iniziato e realizzato congiuntamente da Claude Lemoine e da tutta la band in sala di registrazione ed ha visto, con le indiscusse genialità ed estro compositivo di Alain Maratrat e Little Gérard L'Her, la nascita di un insieme di brani unici ed irripetibili.
Il lancio di un album di questo tipo non poteva non prevedere qualche cosa che lo distinguesse dai lanci precedenti del gruppo o dalla produzione degli altri artisti dell'epoca.
Per questo motivo la casa discografica realizzò, a partire dai testi e dai contenuti dell'album, una apposita scheda a fini promozionali dal titolo 'GALAXY', che venne distribuita ai vari mass-media, quali radio e stampa, e che in seguito fu utilizzata dalla testata settimanale Boy Music, dedita alla pubblicazione di storie a fumetti e ad articoli sul mondo della musica leggera, per realizzare un breve fumetto in due puntate ispirato ai ROCKETS ed al 'loro messaggio'.
Di seguito viene riportato, nella versione originale ed integrale, il testo di questa scheda, utilizzata dalla casa discografica come strumento pubblicitario per il lancio del disco.
GALAXY
GALAXY è il nuovissimo album dei ROCKETS, è un disco per gli anni ottanta e forse
anche più avanti, ma nello stesso tempo appartiene ai Rockets da molto tempo, for-
se da quando sono "nati".
E' un progetto preciso, studiato in ogni singolo dettaglio, in ogni suono, in ogni
parola, non nasce dal caso o dalla moda e soprattutto non nasce come semplice
assemblaggio di canzoni.
I Rockets attraverso gli otto brani che compongono l'L.P., ci raccontano una storia
che nasce e finisce tra le galassie e che riguarda la terra molto da vicino.
L'Entità che sovraintende all'ordine dell'Universo è preoccupata per la nostra
sorte
E' da molto tempo che vi osservo dalle stelle
GALACTICA è stata mandata in nostro aiuto.
A folle velocità sono passato sopra Marte,
ho visto la terra e ho capito che era giunto il momento
"Crossing the sky, faster than light"
"That is how it all began"
E' così che tutto cominciò.
Sono atterrato senza fare rumore
nessun segno di vita intorno
"Now the time is right for change"
Sono venuto oggi, per risolvere i problemi
che oggi dovete affrontare
Sono programmato per aiutare la razza umana
"I'm robotic, I'm mecanic"
Si presenta così MECANIC BIONIC, il messaggero dello spazio scelto per salvare
l'umanità. Il mio cervello è un "compiuter", la mia bocca un "tape recorder", i
miei occhi "dedly lasers", vi mostrerò e vi insegnerò come ricuperare il senso
della realtà e non vi permetterò mai di sentirvi giù.
"I will never get older...I'm a robot"
Il suo compito è preciso, lascerà il nostro pianeta solo dopo averlo assolto.
E' così che lancia il suo messaggio all'umanità, basta con le guerre, la realtà
è fatta di comprensione, la tecnologia deve essere alla portata di tutti, vivere
è facile" in a world of blue".
"Time is money", questo è il vecchio modo di pensare.
"Hey, hey, SYNTHETIC MAN", qualcuno gli risponde, qualcuno che ha accolto il mes-
saggio e che vuole dialogare con lui.
L'astronauta racconta di se, del suo compito "always in the air", si sente solo
a volte tra le stelle, "the ship is a prison", giorni vuoti, solitari e senza fi-
ne da quando ha lasciato la sua base.
Il robot si abbandona così ad una confidenza con i terrestri, ma in fondo son problemi
secondari, questa per lui non è altro che ONE MORE MISSION, una missione in
più, una delle tante.
Il robot ha così scelto i 5 ragazzi che porteranno il messaggio delle galassie in
giro per il mondo, per tutti coloro che li vorranno ascoltare: nascono così i futu-
ri Rockets.
"First of all we had to shave our hair"
Prima di tutto abbiamo dovuto tagliarci i capelli
"to become, the strong, the wise, the fair"
per diventare la forza, la saggezza, la lealtà
"now we are the UNIVERSAL BAND"
adesso siamo la band dell'Universo.
"Come on", ascoltate la band
stiamo cercando di farvi capire
che i vostri sogni sono castelli di sabbia.
Guardatevi intorno, il mondo è in confusione,
sta attraversando un momento estremamente pericoloso
ascoltate il messaggio delle stelle
"Hear the message from the stars"
Abbiamo perso la strada
ascoltate quello che vi diciamo
siamo le cinque dita di una mano
proprio come i continenti di questa terra
siamo the Universal Band
Ed è a questa Universal Band fatta dai cinque Rockets che viene dato il compito di
portare attraverso la loro musica il senso della terribile PROPHECY che incombe sul-
la terra, se l'umanità non si ravvederà, se non ascolterà le parole dallo spazio
finirà miseramente IN THE BLACK HOLE e tutto sarà distrutto. Già qualcuno ne ha la
percezione, lo vede, lo sente, immagina già che quando avrà perso il controllo ma
darà l'ultimo disperato appello, per poi cadere senza possibilità di scampo, dent-
ro il buco nero.
"I can feel it, I can feel it now
I can see it, I can see it now"
E' tempo di rientrare, la missione è stata compiuta, Galactica può ripartire per
altre missioni.
IN THE GALAXY, qualcuno ci ammonisce ancora e ripete ai nuovi messaggeri il loro
compito
Da ogni parte si ode il gemito
della vita della natura che sta morendo
"No more Harmony"
Questo posto non è più il paradiso che fu molti anni fa
Dovete fermarvi e guardarvi intorno
Avete bruciato le piante
Inquinato i mari
Costruito le città
senza un criterio che le regoli
Gli uccelli hanno perso la loro piacevole voce
la campana del paese dice
"No more Harmony"
Rimandando sempre a domani
si perdono le speranze se non intervenite
Aprite la vostra mente, guardate il cielo
dense nubi oscurano il sole
Siete stati pazzi
troppo egoisti
cosa succerà nei prossimi cento anni?
L'ultimo brano si chiude con un "ricevuto messaggio"
"There is so much left to do
you gave your orders, the you left
And we'll just carry on"
un bambino ride, la musica continua, forse c'è una speranza?
In sottofondo si può sentire un O.K.
I Rockets, "La banda dell'Universo", sono pronti per lanciare attraverso la loro
musica il messaggio di fratellanza e pace.
La loro musica è qui riassunta in un MEDLEY del meglio di tutta la loro produzione
musicale che comprende:
IF YOU DRIVE
ELECTRONIC DELIGHT
ASTRAL WORLD
ANASTASIS
SPACE ROCK
VENUS RAPSODY
ON THE ROAD AGAIN
COSMIC RACE
ASTROLIGHTS
APESANTEUR
GENESE FUTURE
APACHE
FILS DU CIEL
FUTURE WOMAN
LE CHEMIN
VENUS RAPSODY
Questa dunque la proposta dei Rockets.
Un invito alla "distensione" in un momento così critico per l'umanità intera, in
un mondo scosso da avvenimenti terribili e minacciato nel suo naturale equilibrio,
una riflessione sulle sorti di un modello di società che forse ha perso il senso
della misura e della realtà.
[Nota di LesROCKETS.com: Ma i contenuti di questo album sono stati concepiti per il pubblico dell'anno 1980 o per quello del terzo millennio?
A noi sembrano alquanto attuali anche oggi ...]