PUBLISON

Il Publison DHM 89 B2 è un elaboratore di segnale audio prodotto dall'omonima casa francese Publison Audio Professional.

La società Publison è stata tra le prime a dedicarsi all'ambito del suono digitale, a partire dal 1978, in un'epoca in cui la relativa tecnologia stava emergendo e non aveva ancora l'attenzione del grande pubblico. I Compact Disc non esistevano ancora, la musica si ascoltava in vinile o su nastri magentici ed i processori di segnale digitale (DSP) non erano ancora comparsi sul mercato.

Il Publison DHM 89 B2 (unità nera in alto) originale dei Rockets installato nel 1980 all'interno di un rack sopra la piastra di registrazione Scott - © LesROCKETS.com

Il Publison DHM 89 B2 (unità nera in alto) originale dei Rockets installato nel 1980 all'interno di un rack sopra la piastra di registrazione Scott
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ROCKETS live nel 1980 a Udine - © LesROCKETS.com

ROCKETS live nel 1980 a Udine
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Nel corso degli anni, il marchio Publison è stato costantemente all'avanguardia, facendo da precursore ed introducendo una serie di innovazioni nel campo del suono digitale. Nel 1978 il DHM 89 B2 è stato il primo armonizzatore a fornire in uscita un segnale di qualità per la voce umana e contestualmente uno dei primi sampler della storia della musica. Nel 1980 è stata introdotta la tastiera KB 2000, utilizzabile solo in modo associato al DHM 89 B2, era una sua unità remota che ne espandeva le funzionalità; permetteva di memorizzare sequenze sonore (quali voci umane e suoni di strumenti) per poi utilizzarli come se si suonasse un piano. Nel 1983 è stata la volta della Infernal Machine 90, una evoluzione del DHM 89 B2, il primo dispositivo multi-effetto audio (delay, eco, riverbero, harmonizer, vibrato, ecc.) basato su DSP.
Successivamente, alla fine degli anni 80 e negli anni 90, l'offerta Publison si è orientata prima verso sistemi prototipali DAW (digital audio workstation), progettati per la registrazione, l'editing e la riproduzione dell'audio digitale, per poi trasformarsi in stazioni di lavoro più avanzate in cui era gestita anche la componente video.

Ma tornando a DHM 89 B2 . . . la French Infernal Machine ('macchina infernale francese'), così come nominata dalla Publison stessa, è un elaboratore audio stereo, che, contrariamente ai primi computer da tavolo realizzati con una propria scocca o cabinet, è stato prodotto come unità a rack, quindi alloggiabile negli appositi 'armadi' in uso in campo industriale.

In estrema sintesi, il compito della DHM 89 B2 è quello di convertire i segnali audio ricevuti in ingresso. Gli attributi fisici dei segnali audio diventano entità matematiche a cui, in base alle impostazioni effettuate tramite i comandi disponibili sul pannello frontale, vengono applicati una serie di calcoli e algoritmi, e l'audio alterato viene reinviato 'al mondo fisico'.

La macchina infernale è stata utilizzata in ambito musicale principalmente per modificare voce o segnali audio o per la riproduzione continua degli stessi, riscuotendo un grande successo nei primi anni ottanta, grazie alla loro originalità.

1980 - Alain Maratrat si esibisce in In the black hole al talk box il cui suono viene elaborato dal Publison - © LesROCKETS.com

1980 - Alain Maratrat si esibisce in In the black hole al talk box il cui suono viene elaborato dal Publison
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1980 - Gérard L'Her canta One more mission con il Publison in azione - © LesROCKETS.com

1980 - Gérard L'Her canta One more mission con il Publison in azione
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Donato direttamente dalla Publison ai ROCKETS a scopo pubblicitario, il DHM 89 B2 è stato utilizzato sia in studio che dal vivo.
L'impiego dell'elaboratore è rilevabile soprattutto nelle registrazioni dell'album Galaxy; le note di copertina presenti sul retro del disco, menzionano proprio in suo utilizzo: 'Special Effects: Publison - Vocoder Sennheiser'.
Nel corso delle esibizioni dal vivo è stato utilizzato per il solo Galaxy tour, in maniera discontinua, durante l'assolo di chitarra in accoppiata col talk box, in occasione di alcuni passaggi del brano In the black hole e sporadicamente in One more mission. L'effetto veniva regolato dal fonico di sala, che operava attraverso un mixer Cabotron.

Da un punto di vista fisico, l'apparecchiatura in oggetto era ospitata all'interno di uno scaffale rack in cui erano presenti altri dispositivi necessari al corretto svolgimento ed ottimizzazione delle esibizioni dal vivo, quali la piastra di registrazione in cui veniva inciso e successivamente analizzato l'audio delle performance live.

Seguono alcuni dettagli sui passaggi in cui è possibile riconoscere le caratteristiche del Publison DHM 89 B2 nei brani dei ROCKETS.

Audio
Top - © LesROCKETS.com
 

Di seguito i brani, in studio e dal vivo, in cui è stato utilizzato il Publison DHM 89 B2.

Per ascoltare le parti audio, fai click sulla freccia (>) dei player presenti nella pagina.

Galaxy (1980)
 - © LesROCKETS.com
 

Brano Galactica al minuto 01:51 nel ritornello:

I was designed in a robotic way
I am programmed to help the human race
I speak your language and I've come today
To solve the problems you've now got to face

Les ROCKETS - Publison in Galactica

Les ROCKETS - Publison in Galactica
 

Nell'intro di One more mission, la parola 'man', pronunciata da Alain Maratrat e ripetuta più volte:

Les ROCKETS - Publison in One more mission

Les ROCKETS - Publison in One more mission
 

Nella quasi totalità del cantato di One more mission ed in particolare dal minuto 00:54:

How to tell you people, it would blow your mind
Outer space is a wall, emptiness behind
Sliding in a soundless motion, I hold my breath
Will I see the Earth again, I'm facing my death
I'm a crazy person I don't really care
One more mission

No hope, I'm afraid
I know I can't be saved
No peace in my mind
Till I find what is behind
Just one more mission

Les ROCKETS - Publison in One more mission

Les ROCKETS - Publison in One more mission
 

dal minuto 02:43:

My ship is my prison, wandering in the air
Don't know which dimension, I've never been there
Empty, lonely, endless days since I left my base
Will I find the passage back or will I erase
Seems like I'm a loser, I don't really care
One more mission

No hope, I'm afraid
I know I won't be saved
No peace in my mind
Till I find what is behind
Just one more mission

Les ROCKETS - Publison in One more mission

Les ROCKETS - Publison in One more mission
 

Al termine del brano Universal band, al minuto 03:45 il lungo eco 'band' che introduce il successivo Prophecy:

Les ROCKETS - Publison in Universal band

Les ROCKETS - Publison in Universal band
 

Nel brano In the black hole al minuto 01:24 e 3:25 nel ritornello:

I must admit that I lost control
I am sending my very last call
I am falling into the black hole

Les ROCKETS - Publison in In the black hole

Les ROCKETS - Publison in In the black hole
 

al minuto 02:29, assolo di chitarra con talk box accoppiato al Publison:

Les ROCKETS - Publison in In the black hole

Les ROCKETS - Publison in In the black hole
 

Brani dal vivo
 - © LesROCKETS.com
 
Les ROCKETS - Publison dal vivo in One more mission

Les ROCKETS - Publison dal vivo in One more mission
 

Les ROCKETS - Publison dal vivo in In the black hole

Les ROCKETS - Publison dal vivo in In the black hole